Cose da maschi e cose da femmine…!

I

eri, 8 marzo.

Ogni anno mi fermo a pensare sul significato di questo giorno: per me resta la non completa e naturale parità ed accettazione dell’essere donna.

Mai sentita la festa internazionale dell’uomo, e la quotidianità di una mamma insieme ai notiziari rendono tangibile che stiamo continuando a costruire per le generazioni future un’armonia tra generi, ancora non diffusa.

Con meno stereotipi, forse avremmo vita più facile.

Già alla scuola materna è un susseguirsi di “io sono grande/ tu sei piccolo”, “ma il calcio è da maschi/le bambole da femmina”.

Come tutte le mamme, provo ad educare le mie piccole donne, cerco di cambiare le cose con l’esempio, l’emozione, la voce e anche con i libri, ovviamente.

Il nostro libro della buonanotte ultimamente è Biancaneve e i 77 nani di D. Calì e R. Barbanegre.

biancaneve-77-nani

Editore: EDT - Giralangolo collana Sottosopra | Ragazzi n. pagine: 36 (2016)
Età: da 3 anni

Già dalla copertina capiamo che non sarà “la solita Biancaneve”: faccia basita/spaventata, tratti grafici ben lontani da Disney, una miriade di coloratissimi nani che la osservano saturando lo spazio completamente.

Storia di come la nostra eroina, in fuga dalla strega nel bosco, trovi ben 77 nani pronti ad accoglierla in casa con gentilezza. A patto che… sia un’ottima massaia old style.

Ed ecco Biancaneve alle prese con pulizie, cucina, preparazione alla nanna; ci prova, sempre più affaticata, fino a chiedere aiuto. I 77 impossibili nani non ci sentono, anzi. Le appoggiano l’ennesimo piatto sporco sulla punta di uno stivale.

Per Biancaneve, questo è troppo. Di quel nano, resta solo un cappello giallo a punta.

Che scelta farà la nostra protagonista? Ve la lascio scoprire, con risata (amarognola) assicurata.

Speciale perchè: alle principesse non serve un principe per forza. E nemmeno le cose da femmina, perchè spesso non siamo noi a scegliere che siano “da femmina”.

Serve però non perdersi di vista, non farsi assorbire ed annullare dalle aspettative tradizionali del ruolo della donna… e ricordarsi che una scelta c’è sempre. Magari non la sua!

Non vediamo l’ora di esplorare altri libri della stessa collana, che promette di illuminare in modo nuovo l’immaginario delle storie per bambini, appunto combattendo gli stereotipi in modo divertente.

Insieme a questo libro, amiamo molto Ettore, l’uomo straordinariamente forte di M. Le Huche

ettore-uomo-forte

Editore: Settenove – n. pagine: 52 (2016)
Età: da 5 anni

Un circo di straordinari artisti, tra cui il nostro protagonista: fortissimo, adorato dal pubblico, timido e innamorato di una dolce ballerina.

Ettore ha un segreto, che lo aspetta al di là di una botola appena finisce il suo spettacolo. Ama l’uncinetto.

Due colleghi invidiosi lo spiano, e cercano di mortificarlo rendendo pubblica questa sua passione: un uomo così forte che ha un hobby da femminuccia?!

Il malvagio piano non funzionerà, Ettore sarà ancora più amato …ma vi lascio ovviamente scoprire perchè.

Speciale perchè: è la nostra unicità a renderci speciali, le nostre passioni sono risorse anche quando potrebbero non sembrarlo, anche se gli altri non le apprezzano. Non ci sono cose da maschi o da femmine, c’è solo autenticità e voglia di essere sè stessi.

Chi ci prende in giro e ci sminuisce parla in realtà solo di sè, del proprio bisogno di ridimensionare gli altri per provare ad sentirsi più “grande”.

E adesso, cosa facciamo? Siamo noi stessi con i nostri figli, non supereoi ma esempi reali: con le nostre debolezze, l’attenzione per gli altri, la collaborazione di tutta la squadra famiglia, dove le caratteristiche di ognuno possano uscire dalla botola senza giudizio e con empatia. Raccontiamo qualche episodio di noi, sarà per sempre parte della loro memoria.